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Faber Castell Polychromos Limited Edition | Recensione

Nella recensione di oggi esamineremo le matite colorate Faber Castell Polychromos Limited Edition, edizione celebrativa dei 111 anni di queste matite. L’edizione è del 2019 ma si trova ovunque ancora oggi.

Precisiamo che non è una recensione sulle Polychromos a tutto tondo ma solo su questa particolare e diversa edizione.

Confezione

Le Faber Castell Polychromos Limited Edition vengono vendute in quattro diversi formati, tutti in custodia di latta:

  • 12 matite corte (10-15€)
  • 12 matite normali (18-25€)
  • 24 matite normali (30-40€)
  • 36 matite normali (60-75€)

Noi abbiamo acquistato la versione da 12 matite corte, la più economica, per toglierci lo sfizio ti provare le Polychromos. I prezzi si riferiscono alle oscillazioni su Amazon Italia.

Importante: Alcuni colori delle versioni limited non esistono nella tabella ufficiale di Faber-Castell! Alcune delle matite, dunque, saranno insostituibili! Inoltre non c’è una tabella ufficiale nemmeno per quanto riguarda la resistenza alla luce.

La latta è di quelle dure, tipo scatola dei biscotti, e arriva intera a prescindere che Amazon azzecchi o meno l’imballaggio giusto. La nostra ha solo una leggera ammaccatura. Dal punto di vista grafico, l’interno è ben curato, molto vintage, e troviamo un depliant che mostra l’evoluzione del packaging delle Faber Castell Polychromos, oltre a un cartoncino con i numeri delle matite e il loro nome, in inglese e tedesco. Vi consigliamo di dare un’occhiata anche sulla pagina dedicata al 111° anniversario, sul sito ufficiale.

Meno curato è l’alloggiamento delle matite. Non c’è nulla che attutisca la loro danza durante le tante ore di trasporto che affrontano, più e più volte. Le matite hanno poco spazio ma sufficiente per poter danneggiare qualche mina.

Qualità delle Faber Castell Polychromos

Quello della resa delle matite Faber Castell Polychromos è, come anticipato, un discorso ben connesso a quello del confezionamento.

Quando il costo della singola matita colorata supera l’euro, la velocità con cui essa si consuma e la resistenza della punta alla rottura hanno un fortissimo impatto.

Questo è ciò che rimane delle matite colorate dopo la prima temperata. E sappiamo che, parlando di Polychromos, parliamo di matite a base oleosa, dure nella sostanza ma quasi pastose nella pratica. Queste limited edition danno però l’impressione di consumarsi più rapidamente rispetto alle standard. La punta va bene temperata come in foto, non va bene la punta lunga perché si rompe, e anche questo è strano per le Poly. Vale la pena specificare che le nostre Poluchromos del confronto sono meno recenti.

Sul legno ci sono due scuole: chi dice sia meglio compatto e chi pensa sia più naturale quello con molte schegge. Per accontentare tutti, vi abbiamo messo panoramica e macro. Ci sembra un buon legno, naturalissimo, non quasi plastico – come le Royal – e nemmeno fragile come le Fila.

Sono Polychromos “a cera”?

Abbiamo fatto di tutto per trovare differenze sostanziali tra queste Faber Castell Polychromos e le nostre matite colorate “normali” a cera. Praticamente le abbiamo consumate cercando di capire perché si comportano diversamente rispetto alle vecchie Polychromos, risultando più vicine a quelle considerate a base cerosa.

(“considerate”, perché ovviamente tutte le matite colorate hanno un mix di olio e cera).

E con i diluenti come si comportano?

Gli indizi c’erano…

Queste Faber-Castell Polychromos Limited Edition sono strane. Sicuramente diverse da quelle di anni fa.

Basta provare a tracciare qualche dettaglio per accorgersi che la punta va temperata più spesso, cosa che non succede con le vecchie.

Ciò detto, stiamo parlando di matite colorate molto pigmentate, sicuramente superiori alle scolastiche e a quelle per “coloristi”.

Perché confrontare le divine Polychromos con queste marche cheap? Perché, come già detto, non c’è nessun materiale informativo “professionale” su queste limited. Di fatto sono molto diverse da altre Polychromos in nostro possesso e hanno tonalità fuori produzione.

Nelle prossime immagini potete notare quanto sfumano con un cotton fioc. Sul liscio la differenza è molto marcata.

Conclusioni

Chiudiamo la recensione con la comparazione che più interessa: il risultato quando si colora. Queste matite sono quelle più facili da applicare ma non in assoluto, la spalmabilità si avvicina a matite iper economiche come le Giotto e le Carosello. Pecore nere le altre Faber-Castell (la classica multicolor) e le Elios, lì è servito premere tanto. Tutte le figure sono state colorate eseguendo gli stessi movimenti, così da mettere in risalto quanta marcatura lasciano e quanto bianco. Il foglio è liscio.

Tra qualche settimana (quindi mese :P) torneremo a esaminare le Faber-Castell Polychromos. Stiamo cercando qualche vecchio set, abbiamo ordinato un nuovo album e chiesto delucidazioni a Faber-Castell. Restate sintonizzati!

Bene

  • Scatola di latta solida
  • Stile retro’ bello e dettagliato
  • Matite molto pigmentate

Male

  • Diversità rispetto alle vecchie, taciuta
  • Nessun dettaglio sulla resistenza alla luce
  • Alcune matite non rimpiazzabili!

Voto 85/100

Le Faber Castell Polychromos Limited Edition sono un regalo bellissimo per qualunque artista e qualunque nerd di cartoleria. Sono matite colorate di ottima qualità, se regalate in un formato grande vi consigliamo di aggiungere comunque anche la scatolina piccola, perché sarà un regalo irripetibile. Almeno dal punto di vista estetico. Lato pratico, se non fosse un’edizione limitata, quindi non delle più facili e convenienti da copiare, avremmo pensato a delle (ottime) Polychromos taroccate. Bene per l’effetto limited, altrimenti il prezzo della singola matita non sarebbe giustificato dalla qualità riscontrata.
Layer polychromos

Aggiornamento marzo 2021:

Come promesso, abbiamo risposto alla domanda: LE POLYCHROMOS SONO CAMBIATE?

Di Recensioni Vere

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