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Arteza, Castle Art, Brutfuner, Royal & Langnickel, Black Widow, Zenacolor: come orientarsi tra i marchi cheap?

Arteza, Castle Art, Mont Marte, Artina, Artsnacks, Royal & Langnickel, Zenacolor, Shuttle Art, Kalour, Brutfuner e tanti altri sono marchi noti a chi coltiva hobby artistici e non vuole spendere grosse cifre. Ma vale la pena acquistare i loro prodotti?

PREFAZIONE (dal futuro)

L’articolo che state per leggere è del 2020. Alcune cose oggi (maggio 2023) sono cambiate per alcuni brand “cheap”. Per esempio brand come Arteza e Castle Art hanno iniziato a sfornare qualche prodotto di buona qualità (insieme a quelli da evitare!), sicuramente superiore rispetto agli esordi e in linea con fasce, se non professionali, quantomeno idonei agli studi. L’articolo lo lasciamo perché per altri brand le cose non sono cambiate e intanto ne sono affiorati decine di nuovi.

Vi invitiamo inoltre a guardare questo video, che analizza i clone tra i set di acquerelli: https://youtu.be/ZjylD6Hm3tI

Arteza, Artify, gli altri e l’arte del rebranding

Gran parte di questi marchi sono in realtà scatole vuote. Sono brand creati da società terze per mettere in commercio prodotti solitamente di bassa qualità, pompandoli con un po’ di marketing e confezioni attraenti.

Tutti avrete notato quanto si somiglino i prodotti di questi brand e in particolar modo i set, sembrano tante copie e lo sono. Quando i set degli acquerelli hanno la stessa confezione, significa che la fabbrica è una sola e poi ci stampano il marchio diverso sopra.

Ognuno tenta di distinguersi per qualche particolare che non sempre è integrabile. Ecco perché parliamo con estrema certezza di rebranding. Artify, per esempio, ha deciso di includere 3 penne ad acqua ma la confezione è studiata per una sola penna. Cosa succede? Che una arriva intera, perché dentro la custodia, e le altre 2 rotte, perché sfuse.

Da notare anche la differenza di prezzo su Amazon, con la sconosciuta Kumush’Art che propone il set a 25 euro, quello di Eachgoo decollato da 15 a 20 euro, infine il set Artify che è recentemente sceso da 20 a 17 euro. Il più conveniente? Nessuno di questi tre! Sulla stessa linea economica c’è il set Magicfly a 16 euro con ben 48 colori. E gli acquerelli è meglio averli già della tinta giusta!

In questa seconda immagine abbiamo l’esempio di due marchi noti come Arteza e Pentel. Si somigliano eh? A quanto pare le ha disegnate tutte Arteza, almeno così scrivono sulla confezione!

Arteza made in China

E anche se dalle foto alcuni esemplari possono sembrare più o meno opachi, fatti di plastiche diverse, sono identici. Ve lo assicuriamo noi che abbiamo gli Arteza, gli Artify dell’immagine precedente e altre cinesate di brand generici.

L’unica differenza è che i brand più conosciuti pagano l’extra per farsi mettere il marchio in rilievo.

E per acrilici, pastelli, matite… è tutto uguale?

Fondamentalmente sì. Anche lì c’è la legge del prendere in Cina, brandizzare e rivendere al triplo o giù di lì. Noi vi suggeriamo di restare su marchi affidabili e, quando si vuole risparmiare, affidarsi alle linee economiche di quei marchi.

Esempio rapido: 24 matite colorate Castle Art costano 18 euro, per 18,64 ne prendereste ben 48 di Arteza e il risultato sarebbe identico a quello della linea base di Faber Castell. Ma anche le Stabilo e alcune linee Giotto. Due brand coperti assai malamente dal marketing e per questo derubricati a roba per bambini. Da qualche tempo ci sono anche le matite Amazon Basics.

Il rebranding è assai evidente quando abbiamo lo stesso brand con molte linee dallo stesso nome. Classico il paragone tra Brutfuner quadrate e quelle tonde. Quelle tutte colorate e quelle solo a metà. Oppure tra le Black Widow “originali” (i primi 3 set: scorpione, ragno, cobra) e i nuovi set (quelli col drago e col cervo in copertina) che sembrerebbero meno pigmentate. O, sempre per restare con questo ormai noto brand, la differenza tra i set citati e i due della serie “skin tones”, di qualità totalmente diversa e con nuclei più spessi (infatti costano il doppio!!).

Insomma: quando si va in esplorazione su questi marchi è più una questione di collezionismo che di effettiva fruizione dell’acquisto.

Attenti alle recensioni sponsorizzate

Come avviene in tutti i settori, anche in quello artistico spopolano le sponsorizzazioni e il mancato controllo su esse, anche dove le policy dei social obbligherebbero a rendere noto l’accordo.

Attenzione poi alle recensioni di chi è alle prime armi. Scrivendo una recensione su Amazon posso essere felice della qualità dei colori, senza scrivere che essi sono per un bambino di 8 anni, o essere insoddisfatto perché il corriere ha tardato. Piuttosto, se l’investimento è importante, ponete delle domande agli acquirenti per sincerarvi dell’effettiva qualità del prodotto.

Amazon invierà la domanda a tutti gli acquirenti e qualcuno risponderà. Se non risponde nessuno, trovate il prodotto su Amazon.com e fate la domanda lì.

Buoni acquisti! :)

Di Recensioni Vere

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