Categorie
Altro HARDWARE

Recensione HP OMEN X 17 – 2018

L’HP OMEN X – di cui leggerete la recensione – è un top di gamma tra i portatili gaming. Si piazza cioè, per prezzo e prestazioni, sopra la fascia alta: la premium. Noti come desktop replacement laptop, questi notebook devono saper offrire prestazioni simili alle controparti desktop, garantendo una facile trasportabilità. 

Premessa

[section label=”Premessa”]I desktop replacement sono più grossi, più grandi, più pesanti e più cattivi rispetto ai normali PC portatili. Non sono pensati per essere portati a spasso per la città, tenuti sottobraccio, o per scaldare le ginocchia durante lunghi viaggi in treno. Servono a quanti si trovano spesso fuori casa e hanno bisogno di poter contare su un sistema molto potente, per svago e/o per lavoro. Devono avere uno schermo più grande, un sistema di dissipazione adeguato e una tastiera comoda. L’autonomia deve essere discreta durante un utilizzo basilare e conta poco quella sotto stress. L’ultima nota è che sono rumorosi.

Materiali e design

[section label=”Materiali e design”]Alluminio sulla parte esterna del coperchio, cornice del display in plastica, d’alluminio la base e poi di nuovo plastica sul retro. Le dimensioni sono 42,5 x 32,72 x 3,64 cm. In un prodotto premium avremmo preferito vedere un unibody in alluminio. Anche lo spessore, per quanto del tutto accettabile per un desktop replacement, è leggermente elevato per questo segmento e ricorda un custom laptop. Nel complesso la scocca resta di ottima fattura, resistente a flessioni e pressioni. Il peso è di quelli massimi: 4,85 kg.

HP OMEN X

Appunti sul design

Le rifiniture sono di fascia alta, con tagli netti e precisi, senza sbavature. Il livello di tamarraggine, spesso notevole in un portatile gaming, è qui tenuto abbastanza a freno. Avremmo preferito un logo più piccolo e una scocca pulita, senza grandi contrasti e senza lucine. Le griglie di aerazione sono un po’ pronunciate ma abbiamo visto di peggio. Ci è piaciuto molto l’alimentatore da 330W. Di solito con i desktop replacement forniscono, letteralmente, dei mattoni. Robe di una bruttezza unica, da nascondere. HP invece si è applicata nel renderlo piacevole alla vista; sembra un mini PC.

Appunti sulla funzionalità del design

Le cerniere sono abbastanza solide da garantire una lunga durata. La scelta di accentrarle dovrebbe mitigare i problemi di scoperchiamento che si presentano dopo un paio d’anni nei laptop con cerniere ai lati. Inoltre sembrano correttamente fissate alla scocca e non alla cornice. Le avremmo preferite più larghe in modo da garantire una maggiore stabilità. Nelle sessioni di gaming più movimentate, quando tendiamo a dare più forza alla pressione sui tasti, lo schermo traballa un pochino. Le finiture semilucide dell’alluminio spazzolato danno un tocco di eleganza. Purtroppo non hanno subito alcun trattamento per contrastare le ditate. Più avanti parleremo meglio del fondo della scocca, qui ci limitiamo a constatare l’inutilità della finestra trasparente.

Tastiera

[section label=”Tastiera”]Per quanto molti di noi detestino le lucette, avere l’RGB sulla tastiera ha un suo perché. Qui c’è, naturalmente personalizzabile, e funziona bene. La tastiera è una meccanica low profile. La sua rumorosità è molto ridotta rispetto a una meccanica tradizionale, restituisce un buon feedback e la reattività è ottima. Non abbiamo testato l’impermeabilità per tutta una serie di motivi. Circa 4000. Il touchpad è un modello base, niente di particolare.

Schermo

[section label=”Schermo”]L’HP OMEN X è dotato di uno schermo 1080p IPS WLED, 144 Hz, da 17,3″ con G-SYNC. Buoni i neri, buono il contrasto, luminosità sufficiente e uniforme, colori non proprio accurati, bleeding trascurabile. È un ottimo schermo e siamo felici di questa risoluzione a 144 Hz, preferibile a una 2K o 4K con frequenze minori quando si tratta di giocare.

Prestazioni

[section label=”Prestazioni”]Un Intel i7-7820HK affiancato da una Nvidia GeForce GTX 1080, 32 GB di RAM 2800 MT/s e le altre specifiche che potete leggere qui. Parlare di FPS e benchmark sarebbe ridicolo. Per quanto il processore non sia di primo pelo, con questo mostro si può fare qualsiasi cosa…

Overclock HP OMEN X

[section label=”Overclock”]…tranne l’overclock. E questa purtroppo è la nota davvero dolente di questo portatile. Non siamo per nulla appassionati di overclock e qui non se ne sarebbe sentita minimamente la necessità. Però HP ha puntato pesantemente i fari su questa possibilità: «progettato per un overclocking completo». La GTX 1080 arriva con «con overclocking di fabbrica», il processore è quello sbloccato e la RAM si può portare a 2800. Sottolineiamo che l’overclock della CPU è possibile via software e non via BIOS.

overclocking hp omen x

Temperature

A un certo punto questa «progettazione» deve essere andata male, perché l’HP OMEN X ha delle temperature allucinanti già senza ritocchini. Con un utilizzo base, la temperatura della CPU supera di poco i 40°. In The Witcher 3 abbiamo registrato punte da 86° per la CPU e 75° la GPU. Con leggeri overclock si oscilla tra gli 89 e i 90° per la CPU. Provando overclock un po’ più spinti, il notebook si spegne. Possiamo dedurne che l’HP OMEN X sia stato progettato per un undervolt completo. Anche l’alimentatore scalda un bel po’.

Sistema di raffreddamento

L’Intel i7-7820HK scalda parecchio e i notebook che lo utilizzano soffrono, tutti. HP ha provato a fare qualcosa di diverso, ricavando due enormi griglie sulla scocca inferiore. Poi qualcuno deve aver saltato le lezioni sui flussi d’aria ed evidentemente fare dei buchini di design non è sufficiente. Senza essere ingegneri, forse i fori delle griglie (sia le plasticose che quelle in metallo) non sono della forma migliore. Probabilmente sono anche troppo piccoli e sovrapporli comporta la chiusura involontaria di molti di essi. Magari strozzare una delle due griglie per applicarci l’etichetta non è stata una buona idea; c’era dello spazio alternativo. Forse i piedini di gomma sarebbero dovuti essere un pochino più alti. È possibile che un dissipatore con pochi tubi di calore, per di più condivisi, non vada bene. Il tutto si traduce in 52 melodici decibel.

Audio

[section label=”Audio”]E, parlando di dB, ne approfittiamo per passare al comparto sonoro. Gli altoparlanti sono posti sulla scocca inferiore e hanno una potenza di poco superiore a quella dei vocalizzi delle ventole. In più manca il subwoofer. Quando si gioca, si usano le cuffie chiuse, lo facciamo tutti poiché questi sistemi hanno sempre ventole rumorose. Ok. Però un filmetto… Qualche video… Senza dover restare incollati al notebook… Niente.

Batteria

[section label=”Batteria”]È un destop replacement, va utilizzato attaccato alla corrente. Ma questo portatile non lo sa e regge tra le 4 e le 5 ore di utilizzo base: Chrome, email, word, messaggistica. È un dato molto importante per chi desidera un minimo di affidabilità extra-gioco ed extra applicazioni pesanti. In gioco collassa dopo un’ora.

Prezzo

[section label=”Prezzo”]In questa fascia, prestazioni e affidabilità contano più di qualche centinaio di euro in più o in meno. Se l’HP OMEN X non soffrisse di caldane, le avrebbe entrambe e potrebbe averle lavorandoci un pochino. Però il prezzo non trova giustificazioni. Da 3400$ passa a 4000€. Ben 1300€ in più.

Diverse configurazioni

Cercare informazioni sull’OMEN X comporta dover fare attenzione alle varianti. Negli USA è personalizzabile, da noi in Italia è presente la versione più prestante e costosa: 17-ap006nl. Più di un migliaio di euro vanno via solo in RAM e SSD. E anche questi componenti non sono sempre dello stesso marchio. Dalla silicon lottery all’HP lottery, il passo è breve.

Conclusioni

[section label=”Conclusioni”]Hewlett Packard dovrebbe capire che il segmento premium non richiede semplicemente un ottimo processore, la migliore GPU e GB a profusione. Richiede una ricerca nel design interno pari a quella dell’esterno. Richiede un display eccellente, perché ottimo non basta. Quello ottimo ce l’hanno i notebook che costano meno della metà. Pretende maggior trasparenza e accuratezza riguardo la componentistica. Esige che anche le minuzie siano della fascia corrispondente, perché – per esempio – rifilare una scheda Realtek stona parecchio col concetto di premium.

Voto 76/100

Di Recensioni Vere

RecensioniVere non è un sito a scopo di lucro, né un volto da intervistare o una comunità da manipolare. È un nobile intento, un virus positivo, un'attitudine che speriamo diventi una tendenza. È Internet come dovrebbe essere: un piccolo passo verso il miglioramento che ciascuno di noi può compiere.