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The Book of Legends | Recensione

Quando viene annunciato un nuovo titolo sviluppato con RPG Maker, si hanno due reazioni opposte: «Basta con queste schifezze!» o «Che bello!»; ad avere la seconda reazione sono in genere gli ultratrentenni che tornano così un po’ ragazzini, memori delle nottate passate sugli RPG a 8 e 16 bit. A unire tutti gli amanti del genere, giovani e vecchietti, è la Aldorlea Games che da anni rilascia piccole perle e riesce a migliorarsi di titolo in titolo. L’ultima loro fatica è The Book of Legends, titolo del 2012 ma sfornato da Steam solo recentemente.

The Book of Legends - 1 Il demone della paura, Azutura, si sta lentamente risvegliando e il mondo è dominato dai delinquenti. La soluzione per far tornare a nanna Azutura è già stata trovata, si tratta di una reliquia, e al nostro eroe, Jordan, è stata assegnata la missione di raggiungere il demone nella sua tana. Il problema è che appena ha messo le mani sulla reliquia gliel’hanno rubata!

Come altri titoli della Aldorlea, anche in BoL è presente un’alta dose di umorismo e tanti tanti tanti dialoghi. Se masticate poco l’inglese o se i lunghi dialoghi vi annoiano potete fermarvi qui perché BoL è per il 50% dialogo. È una caratteristica classica dei vecchi RPG che qui è molto più sviluppata, quasi al punto da divenire la caratteristica principale. In BoL c’è tanto da leggere, sia per comprendere la trama principale che per cogliere sfumature su luoghi e personaggi.

Questo non significa che sia noioso. Come detto prima, i dialoghi sono intrisi di battute e per niente monotoni ma brillanti e maturi. Altra vecchia caratteristica ben implementata in BoL è l’esplorazione. Girovagare all’interno delle mappe e dei dungeon non sarà mai fatica sprecata ma servirà a trovare nuovi items, tesori e compagni d’avventura.

The Book of Legends - 2 Jordan infatti non sarà solo nella sua missione ma godrà della compagnia di più personaggi, animali compresi, tutti con caratteristiche proprie. La scelta dei compagni (ben 31!) non dipenderà solo dal vostro stile di gioco ma anche dai tanti bivi narrativi che si pareranno davanti o dal boss che andrete ad affrontare.

Per quanto sia possibile scegliere la modalità “casual”, di fatto i combattimenti con l’avanzare del gioco diverranno sempre più impegnativi e bisognerà aver un team bilanciato con delle ottime riserve in grado di sostituire quei personaggi che non possono fare danno al boss di turno. Insomma in BoL c’è da impegnarsi un pochino, non solo nella lettura dei dialoghi ma anche nel far volgere i combattimenti a proprio vantaggio.

The Book of Legends - 3

Lo stile dei combattimenti è quello classico dei JRPG e in particolare di tutti i giochi realizzati col Maker. Da una parte questo rende inutile un tutorial e tutto più istintivo, dall’altro si manifestano gli ovvi limiti dell’estrema meccanicità dei menù in titoli elaborati come BoL.

110 oggetti equipaggiabili,  60 armi e 125 incantesimi diventano complessi da gestire verso la fine dell’avventura anche nell’ottica del cambio dei partner. Insomma avrete capito che BoL non è il solito giochetto buttato lì ma ha le sue complessità, in parte limitate dall’interfaccia del Maker, ma sicuramente apprezzate dagli amanti del genere.

The Book of Legends - 4

La longevità di questo titolo è immensa. Il tempo che occorre per completare il gioco in maniera poco certosina si aggira intorno alle 40 ore. Per i completisti è difficile calcolare un tempo, non solo per gli innumerevoli segreti sparsi per le mappe ma anche per i già citati bivi narrativi che portano non solo a vivere storie differenti (e quindi a poter o non poter accedere ad alcune aree) ma anche a diversi finali!

Abbiamo lasciato il lato tecnico per ultimo perché c’è davvero poco da dire. La grafica la vedere dalle immagini, è quella tipica di RPG Maker con l’aggiunta del Samurai Resource Pack. Salvo grandi distrazioni da parte nostra, non c’è nulla di grafico generato autonomamente dal team di sviluppo. Le musiche d’accompagnamento sono azzeccate e non fastidiose, in ogni caso niente di memorabile.

The Book of Legends - 5

The Book of Legends è per giocatori pazienti, amanti dei GDR old-school. Se vi mancano una o entrambe le caratteristiche è inutile avvicinarcisi. La pazienza è la dote fondamentale per seguire i dialoghi, scegliere le giuste mosse da fare nei combattimenti e completare i dungeon: specialmente gli ultimi che se definissimo labirintici non renderemmo appieno l’idea. La seconda caratteristica è naturalmente d’obbligo per riuscire a calarsi in un titolo a 16 bit.

Soddisfatti questi requisiti, BoL cattura per interi pomeriggi (e notti) senza annoiare mai. Un acquisto obbligato per gli amanti degli RPG, delle storie fantasy e dell’esplorazione!

OK

Storia lunga e articolata.
Dialoghi divertenti.
Praticamente infinito.

NO

I limiti di RPG Maker.
Non è tradotto.

Voto 82/100

Di Recensioni Vere

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