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Russell Hobbs Inspire | Recensione macchina per il caffè americano

Russell Hobbs in Italia (in Europa?) distribuisce una vasta gamma di macchine per il caffè americano, tutte somiglianti. Abbiamo provato a lungo il modello Inspire e abbiamo qualche riflessione da condividere.

Confezionamento e materiali

La macchina per il caffè Russell Hobbs è in uso da oltre due anni. Le foto dell’imballo sono lacrime perse nella pioggia. Comunque classico scatolo con dentro la macchina ben imballata in un sagomato di cartone pressato.

Serve prestare attenzione quando si estrae dall’imballo, perché se scivola via la caraffa è la fine, essendo di vetro!

Ciò che notiamo immediatamente è che purtroppo il serbatoio non è estraibile.

Bene la pratica finestrella per regolarsi col dosaggio dell’acqua. È compreso un comodo cucchiaio dosatore, incastrabile sulla scocca, sotto la finestrella.

La Russell Hobbs è interamente in plastica – plastica resistente – a parte la citata caraffa in vetro e la piastra verniciata di nero.

Col tempo la vernice va via e viene fuori la ruggine. La piastra si scalda quando la macchina è in uso e serve per rallentare il raffreddamento della bevanda, così resta tiepida fino a un 20-30 minuti. Dato che scalda, evitate di usare vernici a coprire la ruggine, perché emanerebbe poi puzza per settimane. Meglio ritagliare un pezzetto di carta forno o altro materiale sottile che non si sciolga al volo. La temperatura è comunque bassa, non è una bistecchiera! :)

Il portafiltro è anch’esso estraibile. Robusto e facile da lavare, non ha dato nessun problema.

La confezione non comprende il filtro riutilizzabile, che bisogna comprare a parte.

Caffè americano: filtro riutilizzabile o filtro di carta?

Meglio entrambi!

Il filtro riutilizzabile andrebbe usato quando ci interessa solo l’acqua calda. Non avete idea di quanto calcare è in grado di tirare fuori dall’acqua una macchina per il caffè americano, anche con l’acqua in bottiglia. E fa schifino vederlo depositarsi nella caraffa dove poi andremo a preparare la tisana o il té.

Il filtro di carta è preferibile per il caffè. Le maglie dei filtri riutilizzabili non sono abbastanza stretti da fermare le polveri sottilissime presenti nelle macinature. Passano e si depositano sul fondo della tazza. Il filtro di carta, invece, blocca tutto.

Una precauzione importante col filtro di carta è piegare i due lati di fusione. In questo modo si aumenterà la resistenza del fondo del filtro, scongiurandone la rottura accidentale durante l’erogazione.

La misura dei sacchetti di carta da usare è la 1×4. Se prese su Amazon, occhio al prezzo, perché fluttua pericolosamente. Il prezzo normale per 80 sacchetti è inferiore a 5€.

La differenza tra sacchetti bianchi e marroni è che i bianchi sono candeggiati.

Con alcuni sacchetti economici si sente il sapore della carta, con i Melitta no.

Russell Hobbs e il problema del serbatoio fisso

Quello del serbatoio fisso è un problema presente praticamente in tutte le macchina per il caffè americano prodotte da Russel Hobbs e, più in generale, tutte quelle di fascia media e bassa.

Questa è la situazione sel fondo serbatoio dopo una sola settimana: tantissimo calcare depositato e qualche granello di caffè. Se usate la tecnica: “pulizia settimanale, con la soluzione per macchine del caffè”, la situazione va a peggiorare, perché riduce il calcare ma non il caffè e – soprattutto – quelle soluzioni non igienizzano.

Le soluzioni decalcificanti non igienizzano.
L’aceto non igienizza.

Il ricambio d’acqua non cambia la situazione. Anche il serbatoio del WC ha il ricambio costante d’acqua! Ci preparereste il caffè?

Ogni settimana/dieci giorni bisogna quindi prendere tutta la macchina. Per intero. E piazzarla sotto il doccino per lavarla. È alta 35 cm, non si lava agevolmente in cucina.

In più si bagnerà anche la presa elettrica che andrà asciugata bene e, per sicurezza, lasciata a riposo almeno una notte, per consentire l’asciugatura perfetta.

Il doccino di Russell Hobbs

Altro componente che necessita di attenzioni particolari è il doccino. Russell Hobbs non usa il classico schizzo unico, quello che va a fare la buchetta, spremendo soprattutto la parte centrale.

Russell Hobbs utilizza quella che chiama WhirlTech. L’acqua fuoriesce da ben otto ugelli, in modo da cospargere equamente tutta la superficie. Ed esce in modo lento, non sono schizzi, non c’è pressione. Fa un vero, classico, lento, drip coffee.

Come si fa il caffè americano

Quello che abbiamo imparato sin dai primi esperimenti con la Russell Hobbs è che il caffè americano non è caffè annacquato. Molti dei sistemi a capsula odierni hanno una pressione troppo bassa per fare un vero espresso e, di fatto, vi fanno un americano ristretto. Nespresso Vertuo, per esempio, è un caffè americano che poi viene “frullato” per fare la schiuma. Schiuma, non crema.

Il caffè americano non è economico, proprio perché non è acqua. Se fai molte tazze, serve molto caffè. Ogni tazza è un misurino. E se lo si vuole più forte: ogni tazza è due misurini. Il consiglio è quello di mettere sempre almeno 3-4 misurini, quindi aggiungere la quantità d’acqua per 4 tazze. Le tazze di cui tener conto sono quelle alte del caffè lungo. Le piccole non sono tazzine normali ma una sorta di doppio espresso.

Quindi: acqua per 4 tazze e 4 misurini di caffè. O 4 cucchiai da cucina belli pieni. Se preferite pesarli: ogni cucchiaio sono 6 grammi.

A questo punto si mette la caraffa e si avvia la macchina. Tutto qua. La Russell Hobbs è dotata di autospegnimento. Quando l’acqua finisce, svapa un po’ e poi si spegne.

Per un caffè a regola d’arte: avviate la macchina e, appena avrà versato la prima tazza, spegnetela per un minuto. A quel punto riprendete fino a raggiungere la quantità desiderata.

Ma quanto misurano le tazze del caffè americano?!?

Per tazza, come dose, si intendono 125 ml.

Una tazza standard è 250 ml.

Ne consegue che 4 tazze equivalgono a 2 tazze piene.

Il consumo è di 12g di caffè per ogni tazza piena.

La marca per il caffè americano

Come abbiamo detto prima: è sbagliato pensare di risparmiare con l’americano. Il prezzo, quello delle capsule. Bisogna comprare un caffè con macinatura adatta, che è quella di una moka un po’ grossa. Usare il caffè sbagliato farà venir fuori acqua sporca (troppo fine) o qualcosa di estremamente amaro. Parliamoci chiaro: il caffè da 2€ del supermercato non va bene.

Un buon caffè macinato di solito costa almeno 6€ per 250g. Ovvero 30 centesimi per ogni tazza piena.

L’Illy classico, per moka o per filtro, è quello che regala subito soddisfazioni e risulta bevibile anche quando si sgarra.

Molte torrefazioni vendono i pacchetti di caffè alla macinatura ideale, basta dire loro che state sperimentando con l’americano. Da non confondere con la french press e pour over! In linea di massima moka e drip hanno la stessa macinatura media!

In questo metodo è importantissimo conservare il caffè al meglio. Non acquistate bustoni da 2 Kg e non lasciatelo nei sacchetti.

Russell Hobbs svapa tanto

È il momento di tornare a concentrarci sulla nostra macchina Russell Hobbs e su un problema bello grosso, quasi più grande di quello del serbatoio: fa tantissimo vapore e lo lancia, da dietro.

Dalla cerniera del coperchio fuoriescono numerosi getti di vapore. Se la macchina è troppo vicina a una parete o a un pensile in legno, ci saranno problemi di condensa. In cucina non dovrebbero esserci problemi tra piastrelle al muro e pensili alti, ma non tutti la mettiamo in cucina e non tutte le cucine sono conformi. Meglio avvisare!

Il tanto vapore inoltre ridimensiona le tazze. Non aspettatevi le 10 tazze a serbatoio pieno, perché una parte importante di acqua evapora.

L’acqua evapora, i minerali disciolti no.

Il fatto che ne evapori molta, lascia dietro più residui rispetto ad altri modelli. Per questo vi abbiamo detto che conviene sempre lasciare un filtro inserito, anche quando si vuole solo dell’acqua. Nella foto il residuo delle famose 4 tazze.

Conclusioni

La macchina per il caffè americano Russell Hobbs Inspire è usata da oltre due anni, quotidianamente, e ha preparato centinaia di ottimi caffè, oltre a caraffe di acqua calda per il té. La temperatura è perfetta per i té verdi, che detestano l’acqua bollente.

Quello che non ci piace di questa macchina è la fatica che costa pulirla. Le macchinette piccole possono andar bene con serbatoio non estraibile perché sono leggerissime e facili da maneggiare.

Questa è una grossa macchina: 35 centimetri di altezza, 24 cm di base, con tantissimi punti che richiedono una pulizia meticolosa.

Il serbatoio stesso va spazzolato, mica si entra con la manina, è stretto, diventa come pulire un thermos senza tappo, che non puoi agitare.

Stiamo parlando di una macchina di fascia media, da 70€, non di una economica. Ci aspetteremmo serbatoio estraibile e anche un occhio alla funzionalità del design. Troppi gradini, troppi angoli stretti, troppe tane per i batteri.

Troppo poche le funzioni della Russell Hobbs! Due! Autospegnimento, fondamentale, e il timer, non molto utile, poiché l’acqua si scalda in fretta. Non è nemmeno dotata di una memoria che salvi l’ora (e il timer) quando salta la corrente. Bisogna reimpostare ogni volta.

PROCONTRO
+ Esteticamente carina
+ WhirlTech funziona
+ Facile preparare la dose giusta
+ Autospegnimento
+ Lunga durata
– Difficile da pulire
– Piastra arruginisce
– Filtro riutilizzabile non compreso
– Se rompi la caraffa: 20€

VOTO 60/100

Classificazione: 3 su 5.
Scheda a cura del produttore

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