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I fail di Blizzard con Diablo 3 | Recensione

Tra i milioni di fan nel mondo, anche noi non vedevano l’ora di mettere le manine sul nuovo tesoro Blizzard: Diablo 3.

L’attesa durata oltre dieci anni è stata a sua volta caricata sempre più dalle indiscrezioni che la Blizzard stessa faceva uscire per tenere alta l’attenzione.

Prima l’annuncio ufficiale, poi i primi screenshot e le date di uscita che continuavano a rimbalzare in avanti, come affette dalla sindrome di Duke Nukem.

Tutto questo è marketing, lo sappiamo, e la Blizzard lo sa fare benissimo. Prova ne è la pubblicazione evento con l’attesa fino a mezzanotte in diverse città del mondo (8000 negozi), comprese alcune italiane. A dieci giorni dall’uscita però qualcuno comincia a pensare che forse non ne sia valsa la pena. Vediamo di analizzare i vari fail uno per uno.

Server di Diablo 3 inaccessibili al lancio

Due giorni fa sono usciti i dati ufficiali. Nelle prime 24 ore Blizzard ha venduto 3,5 milioni di copie di Diablo 3 (più un milione e passa di copie incluse con le sottoscrizioni annuali di WoW). Numeri importanti, non v’è dubbio, ma sono numeri a cui Blizzard è abituata. Tra l’altro dubitiamo fortemente che da mezzanotte alle 2 abbia venduto 3 milioni e passa di copie, sono spalmate (anche su diversi server di gioco).

Gli accessi immediati saranno stati molti di meno e farsi trovare impreparata a quei livelli non è da Blizzard. Ci aspettavamo qualche disagio, perché ci può stare, ma non di dover ripetere i tentativi senza entrare in un sistema di code integrabilissimo e gradito. Hanno le risorse economiche per prevenire questi disagi, evidentemente sono mancate le competenze.

Assenza di PvP al lancio

Visti gli altri problemi ancora in essere, la motivazione: “o facciamo le cose per bene o non le facciamo”, non regge più. Per calibrare le classi (oggi PvP improponibile) sarebbe stato sufficiente una vera beta aperta per tutti coloro che avevano già prenotato Diablo 3.

Il team sta comunque tentando di correggere gli squilibri tra le classi e, fix dopo fix, forse per Natale ne verrà fuori qualcosa (latenza permettendo).

Diablo 3

DIABLO 3 = LAAAAAAAAAAAG

Mentre sui server americani si giocaVA bene (adesso c’è l’allarme anche lì) sui server europei le cose sono andata male sin dal principio. Va bene i primi giorni. Si sopporta pure la prima settimana. Poi inizi a sentir puzza di fregatura. Anche per via del senso di frustrazione che ti pervade quando la lag colpisce nell’istante esatto in cui devi curarti per non restarci secco.

Per fortuna noi abbiamo riscontrato problemi che a difficoltà normale non impensieriscono molto e che pure a difficoltà incubo riesci a tenere sotto controllo. Salvo quando si incappa in elite con una velocità d’attacco piuttosto alta.

Altri, e ci sono migliaia di messaggi sui forum ufficiali, non hanno avuto la nostra stessa fortuna: punte di latenza sopra i 1500. Di fatto il gioco in questa maniera è da buttar via. Come, se Blizzard continuerà a far finta di nulla, diventa ingiocabile con i picchi di 500-600 a difficoltà inferno.

Oggi la soluzione è farmare il più possibile in modo da poter poi reggere meglio i colpi durante i picchi di lag.

LAAAAAAAAAG 2

Come accennato in precedenza, c’è un problema nel problema: i picchi di lag. Sono forse più fastidiosi della lag costante. Perché ti illudi di giocare in tranquillità con una latenza 100-200 (!!) per poi ritrovarsi nel mezzo di un combattimento (i mostri ti circondano all’improvviso). Anche in questo caso farming obbligatorio per non cedere alla frustrazione.

Impossibilità di giocare offline

Poter giocare offline a Diablo 3 non ci sembra niente di piratesco o trascendentale. Avrebbe permesso a tanti che soffrono dei problemi citati di godersi il gioco in santa pace mentre Blizzard risolveva il tutto.

Invece chi soffre latenze esagerate si trova nell’impossibilità di giocare anche per conto proprio, dato che il gioco è di fatto sempre e solo online. Non è solo il save del personaggio, o un controllo di autenticità fine a se stesso, ma si deve giocare sui server Blizzard.

Visti i problemi di latenza è proprio una stupidaggine impedire di giocare per problemi causati da te e solo da te. A questo aggiungiamo che Diablo 3 non è un MMO. Resta un gioco single player con modalità coop, qual è dunque il senso di spingere tutto sull’online?

Mega falla o mega bug?

Migliaia di account risultano già compromessi in qualche modo con la scomparsa di oggetti, oro, o il delete dei pg. Ora, pur immaginando un esercito di utenti con la pass “123456”, non ci troveremmo di fronte a un fenomeno tanto esteso. Alcuni di loro, oltre ad avere pass complesse, erano anche in possesso dell’authenticator (smentendo la recente nota ufficiale) quindi tendenzialmente difficili da hackare.

Dicevamo, un hack di massa in tempi così ridotti si spiegherebbe solo in due modi:

  • c’è una mega falla in D3, per cui – con un’interfaccia semplice e senza loggarsi nei singoli account – uno fa quel che gli pare rimuovendo oggetti/gold/pg
  • è colpa di un bug del gioco. Magari i save (che sono sui loro server) si corrompono, del tutto o in parte, e addio ore di gioco.

Assistenza Blizzard ridicola

Nonostante alcuni problemi siano da accollare in modo diretto alla Blizzard, non c’è l’ammissione ma si gira sempre al colpa al giocatore. Non capiamo quale sia il cruccio nell’ammettere che la lag è dovuta a loro e non alle connessioni degli utenti. Sul forum italiano ormai si chiudono i topic a prescindere, sull’inglese un topic ha raggiunto le 85 pagine.

Provando a inviare un ticket in modo del tutto collaborativo, senza arrabbiatura, ce lo troviamo chiuso come “risolto” dopo il copia/incolla di una FAQ. Se non ti accorgi che il modulo è stato già compilato seguendo le FAQ significa che non hai letto il messaggio.

Altro problema coi ticket sono quelli aperti in eterno. Uno dei nostri redattori deve cambiare nazionalità poiché per oscuri motivi non è segnata l’Italia. Ha ricevuto in maniera rapida la prima risposta dove chiedeva copia del documento d’identità. Poi il nulla. Se si apre un ticket per segnalare quello dimenticato, la risposta è di chiamare il numero dell’assistenza, dove naturalmente non risponde nessuno! Tenete presente che con la nazionalità sbagliata non si possono attivare le misure di sicurezza attraverso il cell.

Ora, volendo si può anche dire che sono inondati di ticket, che bisogna essere pazienti, ma perché? Il gioco è stato regolarmente acquistato a prezzo pieno, nessuno sta ricevendo la carità da Blizzard per cui bisogna accontentarsi. Se aumenta la richiesta di assistenza, basta aumentare il personale.

Basta prenderci in giro

Infine quello che comincia a rendere tutti nervosi è proprio il sentirsi ripetere “va tutto bene” quando così non è. Ci sono 806 (ottocentosei) modelli di VGA che non sono compatibili con D3, l’hanno detto, c’è la lista, va bene. Nessuno ha scritto che fanno pietà perché non tutti sono modelli da C64. Se ne prende atto. La stessa cosa accadrebbe se dicessero: “c’è una falla e alcuni account potrebbero avere problemi, basta fare un ticket e risolviamo col save precedente” o “la lag è dovuta a noi, c’è questo problema, contiamo di risolverlo in X giorni/settimane/mesi/anni”.

Qualsiasi altro gioco che avesse presentato gravi problemi di ingiocabilità avrebbe generato richieste di rimborso di massa. Diablo 3, vuoi per affetto verso la serie o per la fiducia che (al momento) Blizzard riesce ancora a catalizzare. Da questo punto di vista è fortunato perché nonostante tutto ti tiene lì a provare e riprovare sperando nel miracolo.

La recensione di Diablo 3?

Arriverà verso la fine della prossima settimana. Dobbiamo ancora studiarci bene una classe (sciamano) e vedere come si evolve la situazione. Oltre al lancio delle aste in valuta reale annunciato per il 30 maggio*. Comunque, per chi fosse sul punto di acquistarlo: è un gioco che vi tiene impegnati 30-40 ore. Come detto non è un MMO, semplicemente annoia e si smette come qualsiasi altro gioco single player. Sembra ovvio ma tant’è…

 *rinviata nuovamente a data da destinarsi dopo la pubblicazione dell’articolo, giusto per aumentare l’effetto beta testing
** agg. 27 maggio: nuova data 13/06/12
*** agg. 30 giugno: al momento l’asta con denaro reale è del tutto inutile, anche per le commissioni assurde di Blizzard. Il gioco continua a essere rattoppato quasi giornalmente, con sospensioni di diverse ore e a volte senza preavviso. Incredibile…

**** agg. 31 luglio: prendetela come una recensione poiché è inutile farne una. Con le patch risolvono un difetto e ne creano altri 10. Con la scoperta del c.d. “bug dell’invincibilità” poi è andato tutto definitivamente a signorine. Speriamo in qualcosa di profondamente diverso con la prima espansione e che l’espansione esca ad un prezzo ragionevole, visto che i soldi per il gioco base possiamo definirli spesi male, per chi contava in una longevità nettamente migliore.

Voto 45/100

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