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Path of Exile | Recensione

C’è qualcosa di profondamente sbagliato dietro pareri, recensioni e hype in generale che circolano dietro Path of Exile; gli stessi che ci hanno spinto a provarlo. Avrete già letto tutto, dato che il gioco è in circolazione da un anno (open beta) ed è uscito in via ufficiale il 23 ottobre scorso, quindi in questa recensione salteremo direttamente alle considerazioni finali.

Partiamo da ciò che ci è piaciuto: il sistema di micro transazioni. Essendo un f2p, gli sviluppatori di PoE vedono premiato il loro lavoro attraverso l’acquisto di oggetti cosmetici che non influenzano minimamente il gameplay. Questo è come dovrebbero essere tutti i f2p e sappiamo che così, purtroppo, non sono.

Purtroppo però poi c’è da fare i conti con un gioco per niente pulito, con alcune animazioni davvero legnose e una storia molto all’acqua di rose con bestiario ridotto all’osso. Non c’è carisma in PoE ed è difficile immedesimarsi nel proprio PG.

Positiva l’idea di piazzare una sorta di baratto come pilastro del sistema economico del gioco, abolendo ogni moneta*, purtroppo però non ne è stata ottimizzata l’implementazione e fin da subito il giocatore avrà problemi a reperire le “valute” così come a fare una cernita degli oggetti buoni da vendere e quelli che è meglio lasciare dove stanno. Tra l’altro gli oggetti interessanti non sono identificati e le pergamene sono una delle valute…

Chi ama gli hack’n’slash resterà particolarmente deluso da PoE vista la mancanza di vaste e rapide carneficine che in altri titoli possiamo realizzare sin dai primissimi minuti di gioco.

Anche la tanto declamata alta difficoltà non ci trova concordi. Se entri da completo casualone, muori sin dai primi livelli, è vero. L’inizio può essere ripido per un giocatore inesperto ma basta fare attenzione e PoE diventa il classico giochino in cui ammazzi l’ostacolo e prosegui dritto fino alla meta senza guizzi né coinvolgimento. Insomma, ci è parso più casual di altri e non il contrario.

Problemi di lag e desync (cronici quanto distruttivi in modalità hardcore) chiudono in bellezza i motivi per cui si tende a disinstallare il gioco dopo poche ore.

Path of Exile potete provarlo gratis ed è sempre meglio che buttare le 50 euro per Diablo 3. Però è bene sapere che non si va certo incontro al GOTY, per quanto ne dica Gamespot, ma piuttosto verso quanto descritto in uno dei commenti: «I’m 3 hours into this game and I’m bored to tears. Game of the year my ass.»

Voto 65/100

* Il non avere “gold” non mette al riparo dai “gold sellers” che, anzi, hanno maggiori possibilità di guadagno potendo contare su stock di semplici items farmati dai bot!

Di Recensioni Vere

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