Le plastiche di cui sono composte la ventola (bianca) e il telaio (nero) sono di ottima fattura ed abbastanza elastiche da scongiurarne la rottura accidentale. Il motore utilizza la tecnologia “Fluid Dynamic Bearing” ed è fissato sulla griglia.
Particolare attenzione è stata riposta nel metodo di fissaggio della griglia al telaio. Non viti o saldature ma sottili tasselli in silicone e delle giunture, anch’esse in silicone, che impediscono alla ventola di trasferire le vibrazioni al telaio e – di conseguenza – al chassis.
Mancano sul telaio i fori per il fissaggio ad un dissipatore; sono presenti solo delle incisioni per facilitare le operazioni di foratura.
Dalla griglia fanno capolino un cavo moddato, per l’alimentazione, ed un altro cavo con il sensore termico.
La velocità della ventola può variare dai 400 ai 1300 RPM (33CFM) e, come per gli altri prodotti sviluppati dalla Arctic, anche in questo caso ci troviamo di fronte al silenzio quasi assoluto. Il rumore ovviamente c’è ma non è percepito e anche questa volta è impossibile fornirvi la registrazione, non essendoci appunto nessun rumore da imprimere in memoria.
La Arctic, con la F12 Pro TC, ha voluto rivolgersi ad una fetta di mercato spesso trascurata perché ritenuta superflua: quella delle ventole per il chassis. Generalmente, per godere di buone prestazioni e silenzio assoluto, bisogna acquistare ventole dal costo non inferiore alle 15 euro. La Arctic F12 Pro TC costa invece meno di 10€. Un affare!
Voto 66/100