
Vuoi per la memoria ridotta di alcuni dispositivi, vuoi perché alla fine molti file multimediali (e non) li abbiamo in duplice o triplice copia su smartphone, tablet e portatile, il Seagate Wireless Plus (1TB) ci sembrava un buon modo per evitare di copiare gli stessi file in ogni dispositivo portatile e di evitare la sincronizzazione.
Aperta la confezione, c’è una prima delusione dovuta alla scarsa dotazione. Il dispositivo è infatti accompagnato solo dalla cavetteria e da un caricabatteria, non c’è nemmeno uno straccio di custodia da 5 euro. A mancare è anche il manuale, ci sono solo una guida rapida praticamente inutile e un sostanzioso volume che vi informa in cosa è limitata la garanzia di 3 anni.
Il Seagate Wireless Plus appare ben assemblato e solido, capace di resistere a qualche caduta, del tutto adatto a essere portato in giro senza particolari timori. Molto buone anche le rifiniture, la posizione dei led di stato e la qualità delle porte d’ingresso.
Il problema è tutto il resto.
I tempi di ricarica sono assurdi. Praticamente una notte intera via USB e più di 3 ore alla presa di corrente. L’autonomia non si avvicina neppure a quella dichiarata. Con la visione di film e l’ascolto di MP3 è sempre oscillata tra le 3 e le 6 ore. L’abbassamento drastico si verifica quando la condivisione avviene su due o più terminali, mentre il Seagate scalda come una piastra.
Le app gratuite (e ci mancherebbe) per i dispositivi mobili sono fatte malissimo. Povere graficamente ma soprattutto buggate, con crash frequenti e freeze meno frequenti ma letali.
Letali perché è proprio il dispositivo a bloccarsi e quando capita non c’è modo di spegnerlo! Sia il tasto fisico che il reset sono perfettamente inutili. L’unico modo di rivederlo in funzione è attendere che si scarichi del tutto per poi ricaricarlo (coi tempi indicati prima).
Se disgraziatamente l’avete comprato, il consiglio è di evitare le app, utilizzandolo come periferica wireless nuda e cruda. In quel caso abbiamo avuto un solo blocco, probabilmente dovuto al surriscaldamento più che a un bug di sistema.
Il sistema, già… Mentre sull’interfaccia grafica la Seagate ha infilato un paio di voci utili per la sicurezza, ha lasciato del tutto aperta e vulnerabile agli attacchi esterni la base Linux. Sconsigliamo di portarlo in giro con dentro foto e video compromettenti o documenti aziendali classificati.
Dover pagare quasi 200 euro per un prodotto con così tanti difetti ci sembra assurdo!
Non sappiamo se con gli i-cosi dà gli stessi problemi o peggio, dato che RV è i-free.
Consulta il sito del produttore per leggere le specifiche tecniche.