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E-Reader HARDWARE

NOOK Simple Touch with GlowLight

Era già da qualche anno che guardavamo con interesse al mondo degli e-readers e volevamo proporvi qualche recensione. I problemi per cui è passato questo tempo sono fondamentalmente due: 1. dovevamo impratichirci, altrimenti era difficile scrivere una valutazione; 2. impratichirsi significa anche avere altri modelli con cui confrontarsi e quindi abbastanza fondi per comprarli. Oggi abbiamo finalmente acquisito quel know-how necessario e, grazie alla santa legge sulla vendita per corrispondenza, abbiamo potuto testare più modelli senza svenarci, trattenendo (e quindi testando molto più a lungo) solo quelli affidabili. Partiamo col Nook “illuminato” sia perché il più recente sia perché quello che probabilmente oggi desta maggiore curiosità nonostante esso non sia commercializzato direttamente in Italia. Prossimamente vi proporremo anche le recensioni degli altri modelli.

Per chi legge molto la sera e non ama le classiche lampade da comodino o, più semplicemente, non può usarle perché infastidiscono il partner che invece vuole dormire, leggere su un ebook reader con una luce da lettura può essere più difficile di quanto preventivato. Se utilizziamo una di quelle lucette per lettura da pochi euro su un libro e poi su un ereader, notiamo subito che gli effetti sono molto diversi. La carta “prende luce” facilmente e risulta leggibile anche con una luce bassa, l’ereader invece no! Inoltre, chi è abituato magari a tenerla sul petto, sparata sulle pagine, non può farlo con l’ereader perché farebbe riflesso. Questo può portare a fare una piccola collezione di lucette alla ricerca di quella giusta. Ecco il motivo per cui lo scorso anno è girata con tanto entusiasmo la notizia di una speciale pellicola capace di illuminare uniformemente i display dei prossimi ereaders.

Oggi abbiamo finalmente tra le mani il primo esemplare, preso su eBay da un venditore professionale inglese che offriva (fortunatamente, come leggerete più avanti) la garanzia sul prodotto.

Essendo praticamente identico al modello precedente, anche il GlowLight si distingue dagli altri e-reader in commercio per confortevolezza. Nessun altro lettore è così comodo da tenere in mano, grazie alla cornice ampia e ai tasti fisici dalla giusta durezza (non si gira pagina accidentalmente) posizionati ai lati. Di solito le cornici sono sottili e tener su la custodia durante le letture prolungate  è praticamente obbligatorio sui touch, perché il ditino – mentre si è presi dalla lettura – altrimenti finisce spesso sullo schermo.  Unico aspetto positivo del nuovo Nook rispetto al vecchio è l’alleggerimento del dispositivo.

I pregi del nuovo Nook, infatti, si fermano poco oltre la soglia di quelli del vecchio mentre oltre a condividere i vecchi difetti ne porta di nuovi. Come per il predecessore, anche qui abbiamo diversi e fastidiosi bug del software (il più fastidioso è che a volte non ricorda l’ultima pagina letta, così dobbiamo cercare da soli dove eravamo arrivati) , l’impossibilità di navigare realmente sul web, assenza di un’uscita audio.

Barnes & Noble ha avuto poi la pessima idea di applicare una pellicola antiriflesso, non rimovibile (sic!), che va a ridurre il contrasto. Così abbiamo dei neri meno profondi rispetto al modello precedente e agli altri touch reader in commercio. Quando si dice che la toppa è peggio del buco…

Ma il vero punto debole è quello che doveva essere il punto di forza capace di far fuori buona parte della concorrenza: il glowlight.

Intanto è stata una pessima idea posizionare la fonte luminosa in alto anziché in basso, questo non solo porta qualche distrazione durante la lettura ma costringe a ritoccare i margini di alcuni libri.

Durante le lunghe sessioni di lettura (oltre 2 ore), la luce stanca gli occhi anche se tenuta al minimo. Non avendo altri dispositivi per un confronto, non sappiamo se questo problema li accomunerà o meno, possiamo solo prendere atto che qui esiste.

È fragile. TROPPO fragile. Lo sapevamo già e per questo l’abbiamo trattato coi guanti di velluto ma non è bastato. Posandolo distrattamente a faccia in giù sul cuscino, quando il tester è rientrato ha visto che era scivolato lungo il bordo, probabilmente stridendo su un angolo (di un cuscino! Non di una mazza chiodata!); tanto è bastato per far comparire due puntini troppo luminosi sul glowlight rendendolo inutilizzabile. Come detto all’inizio, per fortuna era in garanzia ed è stato sostituito. Abbiamo letto che può anche danneggiarsi da solo dopo qualche mese di utilizzo; vi faremo sapere (se non lo ricicliamo prima).

In conclusione, che dire? C’erano aspettative molto grosse e non sono state soddisfatte. Un prodotto da uso quotidiano che si danneggia così facilmente non è consigliabile nemmeno quando costa pochi euro, figuriamoci se c’è da mettere in preventivo una spesa che oscilla tra i 150 e i 200 euro!

 

 

 Nota 27/09: Da alcune email pervenute abbiamo capito che c’era da chiarire un punto. Lo schermo non si è “rotto” e nemmeno graffiato, è il reticolo attraverso cui la luce si diffonde sul dispositivo a essersi danneggiato.

 


Di Recensioni Vere

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