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Villagers | Recensione

Se Banished vi è piaciuto ma dopo qualche decina di ore di gioco avete avuto la classica sensazione che mancasse qualcosa e quel qualcosa è una trama, degli obiettivi, un senso a quelle ore passate a giocare, allora è il caso che proviate Villagers!

Di base è il classico city builder, ambientato nel medioevo, in cui dovrete raccogliere le risorse, costruire edifici e blablabla. A distinguerlo dagli altri però non abbiamo semplici obiettivi ma una vera e propria storia, con tanto di narratore e spalla! La protagonista è Applonia: talentuosa urbanista le cui doti saranno messe alla prova dal Duca di Albrechtus. L’obiettivo sarà quello di condurre gli abitanti del villaggio in salvo, lungo sei missioni e diversi insediamenti.

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Le missioni di Villagers sono molto semplici, almeno le prime quattro, e fanno praticamente da tutorial al gioco. Di missione in missione impareremo a utilizzare i nuovi edifici, le professioni e come far sviluppare nel modo migliore la popolazione. In giochi simili solitamente i cicli sono stagionali oppure annuali mentre in Villagers sono giornalieri (gli abitanti vanno a nanna la notte). Questo può portarlo a percepire come un gioco lento, in cui serve molto tempo per far crescere la popolazione, ma è solo una percezione appunto. Altra percezione errata è quella di una estrema facilità del titolo: niente di più sbagliato. Per una decina di ore sarà così, fa parte del citato “lungo tutorial” ma successivamente le cose inizieranno a farsi durette. Se per difficoltà invece si vuole intendere il livello di “punizione” che il gioco infligge per qualche distrazione, allora sì, non è punitivo come Banished. De gustibus…

Quindi questo Villagers è tutto rosa e fiori? Non proprio. Una volta completata la modalità storia, saremo pronti per giocare la modalità libera e qui la rigiocabilità non è affatto infinita. Le sole 6 mappe (le stesse delle missioni) rendono il titolo monotono e l’assenza del workshop (che ha salvato il più famoso Banished) azzera le possibilità di tornare a giocare questo titolo dopo qualche mese. La generazione casuale delle mappe e qualche spiraglio di apertura al workshop o a future DLC sarebbero necessarie per raccomandare il titolo al prezzo pieno di 20 eurini… Allo stato attuale invece vi consigliamo di tenerlo d’occhio, visti i saldi di Steam dietro l’angolo.

Se avete già letto delle opinioni su questo gioco, diversi bug sono stati sistemati negli ultimi mesi. Gli sviluppatori sono molto attivi e ciò tiene viva una tenue fiammella di speranza riguardo a possibili sviluppi futuri che ne incrementino la longevità.

Voto 75/100

Di Recensioni Vere

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