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Broken Sword 5 – La maledizione del serpente

Broken Sword 5 – La maledizione del serpente è il quinto (ma dai?) capitolo della famosa serie realizzata dalla Revolution Software. Come altri titoli “di ritorno”, anche BS5 è stato interamente finanziato attraverso le donazioni (KickStarter e PayPal). Il fascino delle avventure di George Stobbart  e Nicole Collard non è noto solo ai nostalgici o ai patiti di retrogaming ma a tutti, grazie ad alcuni titoli remastered e la distribuzione degli episodi precedenti attraverso vari canali di distribuzione (Steam, GOG, Google Play, iTunes e tradizionali copie fisiche). Un po’ disgraziata è stata la scelta di dividere il gioco in due episodi, rilasciati a mesi di distanza l’uno dall’altro (il primo è uscito a dicembre dello scorso anno), andando a raffreddare la scimmia di averlo subito e collezionando qualche brutta recensione. Non avevamo dubbi sul fatto che BS5 fosse un titolo da recensione unica e siamo contenti di potervene finalmente parlare!

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Quando la bella Nico incontra George, finisce sempre per succedere qualcosa e lei lo sa benissimo! Era una tranquilla giornata di primavera, a Parigi, quando George Stobbart – professione: assicuratore – appare all’interno di una altrettanto tranquilla pinacoteca, Le Lézard Bleu… Il risultato? Una rapina in cui ci scapperà anche il morto! L’oggetto rubato è l’opera “La Maledicció”, dipinta da “El Serp” nel 1937, appartenente – almeno in via ufficiale – al miliardario russo senza scrupoli, ex-Kgb, Roman Medovsky (ogni somiglianza con Putin è puramente casuale). La nostra avventura inizierà così, tra Nico che corre via all’inseguimento del ladro e George che resta sul posto per compiere le prime indagini prima dell’arrivo della polizia. Perché erano interessati a quel particolare quadro? Chi arriverebbe a uccidere per impossessarsene? Quali segreti nasconde? L’inizio non poteva essere migliore. Siamo subito investiti dall’azione e da una trama in pieno stile Broken Sword.

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Chi si aspettava un’avventura puramente 2D resterà però parzialmente deluso in quanto siamo di fronte alla via di mezzo, 2.5D, che come per molti altri titoli finanziati dai fan significa bellissimi fondali ma animazioni così così. Se i personaggi principali godono dell’ovvio trattamento di favore in fatto di complessità e varietà delle animazioni, la qualità cala sui secondari e colpisce soprattutto l’assenza (o quasi) di personaggi di contorno. Già quando George uscirà dalla galleria noteremo che fuori non c’è nessun passante, cosa un tantino strana per Parigi, in più dopo una rapina! Anche questo è un dettaglio condiviso dalla quasi totalità delle avventure finanziate online, dovuto alle ristrettezze del budget, però rende alcuni scenari un po’ tristi e vuoti per quanto possano essere scenografici e d’impatto i fondali disegnati a mano. Il contrasto tra questi e i personaggi è molto forte in alcune scene e il voler accontentar tutti con la via di mezzo del 2.5D rischia di far restare tutti scontenti. Di sicuro è meglio questa scelta di un full-3D posticcio e grezzo dato che il risultato finale si è mostrato essere più che buono con uno stile da cartone animato che riesce a regalare anche buone animazioni facciali sui volti dei due protagonisti.

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Per chi fosse poco esperto di avventure grafiche, c’è da segnalare il veloce tutorial pensato dagli sviluppatori che spiega come muoversi e come interagire con l’inventario. Sarà anche possibile scegliere tra due interfacce di gioco, classica o moderna, che cambieranno la gestione dell’inventario e la grafica dei sottotitoli. Chi inizierà a giocare BS5 adesso troverà, oltre ai sottotitoli già presenti al lancio, anche un graditissimo e ben fatto doppiaggio in italiano. Segno che, volendo stringere un po’ la cinghia, un po’ di fondi per sottotitoli e doppiaggio si possono trovare (è doppiato in ben 5 lingue e sottotitolato in 6).

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Le circa 10 ore passate a giocare questo quinto capitolo si sono rivelate una continua sorpresa. In primis la trama, come già detto, prettamente “brokenswordiana” e mai noiosa. Poi i dialoghi, pregni di riferimenti nostalgici alla serie e battute azzeccate, comprese quelle di George che ti lasciano un po’ così. La prima parte del gioco, con pochi semplici enigmi e tantissimi dialoghi, tende a prendere in mano il giocatore per poi introdurlo alla parte successiva con enigmi più complessi e una sana dose di azione. La scelta di non spargere troppi oggetti lungo il percorso si rivela azzeccata, sia per evitare la noia di dover attraversare 20 schermate per trovare l’oggetto utile sia per evitare combinazioni da #cerchiamolosugoogle. Difatti anche gli enigmi più complessi saranno piuttosto logici e gli oggetti da utilizzare saranno nei pressi del luogo in cui andranno utilizzati. Se questo da una parte aggiunge linearità, dall’altra rende più godibile la storia senza innervosire. Strano il finale, che può scatenare emozioni contrastanti, niente di così preoccupante dal trattenerci di consigliare BS5 a tutti gli appassionati di avventure grafiche!

Conclusioni

“Broken Sword 5: La Maledizione del Serpente” fa dimenticare le delusioni dei due precedenti capitoli tornando allo spirito de “Il Segreto dei Templari” e de “La profezia dei Maya”. Charles Cecil e i ragazzi di Revolution Software hanno fatto un ottimo lavoro!

OK

È Broken Sword!
Enigmi logici
Trama
Interfaccia utente
Completamente in italiano

NO

Animazioni
Qualche glitch qua e là
Finale un po’ #meh

Voto 86/100

Di Recensioni Vere

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