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1954 Alcatraz | Recensione

In 1954 Alcatraz, pubblicato dalla Daedalic Entertainment e sviluppato da Irresponsible Games (negli uffici della DE), saremo chiamati a compiere una delle imprese più difficili: fuggire da Alcatraz. Il titolo è ambientato nella San Francisco degli anni ’50, con tutto il suo contorno di ricatti, omicidi e traffici illeciti. Joe è ospite della celebre prigione poiché è evaso da tutte le altre prigioni in cui era stato rinchiuso, ritenuto colpevole di rapina a mano armata. Del tutto immune alla fama di Alcatraz, non si rassegnerà al suo destino e tenterà di fuggire anche questa volta. Ad aiutarlo c’è la moglie Christine, che oltre a fungere da gancio esterno dovrà divincolarsi tra le pressioni dei vecchi “amici” del marito. Alcatraz 2014-04-13 07-20-58-34 Dal punto di vista tecnico, il gioco non ci offre nulla che riesca a sforare di molto la sufficienza. Se da un lato possiamo godere di fondali disegnati a mano che si rifanno a immagini di repertorio di San Francisco, North Beach e Alcatraz, dall’altro lato dobbiamo fare i conti con animazioni mediocri e un innaturale contrasto tra i modelli 3D e i fondali. Il titolo può essere giocato anche con un filtro d’epoca che annulla questo contrasto e forse riesce a spiegare meglio quello che vogliamo dire :D Alcatraz 2014-04-13 07-44-14-08 Le meccaniche di gioco sono quelle classiche dei punta e clicca: il tasto sinistro del mouse per interagire, quello destro per esaminare e inventario a scomparsa per utilizzare o combinare gli oggetti raccolti. L’inventario è diviso in due sezioni, una per Joe e l’altra per Christine, e in ogni momento potremo passare i controlli dall’uno all’altro personaggio.

Giocare Joe è la parte più noiosa, sia perché il personaggio è del tutto privo di carisma sia per la povertà delle location visitabili. Con Christine è tutto diverso. Abbiamo a disposizione una decina di posti da visitare, molta più gente con cui parlare e in generale è un personaggio più definito e vivace con cui è praticabile un minimo di immedesimazione. 1954: Alcatraz sembra essere stato sviluppato per ruotare interamente attorno a Christine, come se le parti con Joe fossero state delle aggiunte postume, per allungare il brodo.

Con entrambi i personaggi abbiamo un ritmo molto lento che stride con la natura avventurosa dell’organizzare una fuga. Rispetto ai soliti titoli pubblicati dalla Daedalic, non c’è spazio per soluzioni troppo fantasiose e la narrazione si spinge spesso verso tematiche adulte che non ci si aspetterebbe di trovare. Alcatraz 2014-04-13 08-42-47-89 Il problema è che queste tematiche vengono semplicemente sbattute in faccia al giocatore, senza nessuna sorta di background a motivarle né grossi dilemmi morali da parte dei protagonisti. Alcuni fatti semplicemente accadono, altri potrete scegliere se farli accadere oppure no, ma di fondo non cambia nulla se non qualche achievement in più o in meno su Steam.

Tutto ciò, quindi, se da una parte aiuta a mantenere la promessa di scelte capaci di influenzare la trama e a portare a finali differenti, dall’altra rendono il titolo rigiocabile solo ai patiti delle avventure grafiche, che vorranno cogliere ogni minima sfumatura sfuggita. Molto meno agli altri che al massimo caricheranno l’ultimo salvataggio per vedere il breve finale alternativo.

Entrambi i finali (potremmo anche dire 3, per via di una sfumatura) lasciano poi il giocatore ad assistere ai titoli di coda chiedendosi: «E quindi?!»; perché davvero brevi e per niente aperti. Alcatraz 2014-04-13 12-25-33-22 A sollevare un po’ il ritmo della narrazione (e il giudizio finale) ci pensano l’ottima colonna sonora composta dal celebre Pedro Camacho e il buon doppiaggio inglese, con voci che si adattano perfettamente ai vari personaggi.

Nella versione dai noi giocata (Steam) non sono presenti i sottotitoli in italiano che dovrebbero uscire il mese prossimo con la solita esclusiva Zodiac. 1954: Alcatraz è offerto a un prezzo, in linea con le altre avventure grafiche, di circa 20 euro e offre tra le sette ore di gioco, facendo di fretta, alle dodici se vorrete centrare tutti gli obiettivi di Steam (servendovi dei salvataggi) e cogliere la trama in tutte le sue sfumature.

È un gioco che piacerà agli appassionati di avventure grafiche, abituati a consumare giochi dal tasso qualitativo ben inferiore, mentre chi è attaccato alle continue scariche ironiche e adrenaliniche può tranquillamente passare oltre.

BENE

Buon numero di personaggi
Tante location da visitare
Finali alternativi
Colonna sonora

MALE

Tecnicamente datato
Pochi, semplici e ripetitivi enigmi
Ritmo eccessivamente lento
Ironia quasi assente

Voto 80/100

Di Recensioni Vere

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