Categorie
ALTRO

Saeco Intelia Focus

La Saeco Intelia Focus è una macchina per il caffè automatica, senza dubbio (per una questione anche di prezzo) una scelta TOP per chi deve metterla in casa o in ufficio. L’abbiamo testata domenica scorsa a casa di un amico, che ci ha fornito anche le sue personali considerazioni dopo averla usata per diversi mesi, oltre a quelle iniziali di quando l’ha vista recapitata a casa. Spesso queste macchinette si trovano in offerta anche sotto i 300 euro, una cifra accettabile per chi ama il caffè, e questa è la ragione che ci ha spinto a parlarvene.

[spoiler]

L’espresso perfetto
• Tecnologia per ottenere un espresso perfetto:
Regolazione macinatura, Saeco Aroma System –
Preinfusione
Semplicità d’uso
• Pulizia e manutenzione: Risciacquo automatico
circuito caffè, Ciclo di decalcificazione
• Utilizzo: Erogatore caffè regolabile, Superficie
poggia tazze, Rapid steam, Gruppo caffè estraibile,
Opzione espresso normale/lungo
Risparmio energetico
• Risparmio energetico: Standby automatico
Dati tecnici
• Assorbimento: 1900 W
• Pressione pompa: 15 bar
Peso e dimensioni
• Dimensioni del prodotto (L x P x A): 256 x 440 x
340 mm
• Peso: 8 Kg
• Capacità contenitore caffè in grani: 300 g
• Capacità cassetto raccoglifondi: 10 porzioni
Caratteristiche
• Beccuccio acqua calda/vapore
• Pannarello: Plastica
• Erogazione simultanea
• Compatibile con filtro Brita: Opzionale
Design
• Colore: Black
• Struttura: Plastica

Specifiche tecniche
• Materiale caldaia: Acciaio inox
Serbatoio acqua
• Capacità serbatoio acqua estraibile: 1,5 l [/spoiler]

Intelia arriva in uno scatolone enorme che già da solo è un piacere aprire; confezione ben curata ed emozioni da bambino che scarta il regalo sotto l’albero. Le istruzioni sono chiare e il mini-assemblaggio è semplicissimo. La macchinetta è operativa dopo pochi minuti. Quando si riempie per la prima volta il contenitore coi chicchi di caffè ci si sente un po’ padroni di una torrefazione; inebriati dall’odore intenso dei chicchi e con aspettative altissime per quello che sarà il risultato finale. Terminati i cicli di caricamento e pulitura (la macchina lo farà sempre in automatico), siamo pronti per fare il primo caffè. È possibile scegliere se avere una macinatura grossa o più fine, a seconda dei gusti, e la quantità da erogare. Fatto questo, parte lo show! I chicchi cominciano a essere macinati, le aspettative diventano sempre più alte e intorno si crea un’atmosfera da stadio.

Il primo caffè piace. Sarà per l’emozione, saranno i sorrisi di familiari e amici, ma il sapore è identico a quello del bar. Cremosissimo, giusta intensità e caldo ma non bollente. Grande soddisfazione generale, c’è chi arriva a berne anche tre di fila, poi arriva la mattina seguente e con essa la routine.

Con l’uso quotidiano si iniziano a riscontrare i vari difetti e anche il caffè non è più buono e intenso come sembrava le prime volte. Il primo fastidio è dato dalle dimensioni generose della macchina, a cui bisogna trovare un angolino (non tanto “ino”, dato che si apre lateralmente) apposito altrimenti toglie quello spazio in cucina che utilizzavate in altro modo e vi rallenta negli automatismi giornalieri. Il secondo è collegato al cassetto raccogli fondi (molto problematico) che in realtà è spacciato come pieno quando pieno non è; a svuotarlo ci vuole poco però è seccante doverlo fare spesso in una famiglia di 3 persone che ne consuma un paio al giorno (specialmente se ti trovi a farlo con la fretta della mattina).

Ma problema ben più preoccupante, come già accennato, è il caffè che non viene più buono come la prima volta, dove pare chiaro che le emozioni avevano alterato tutti i sensi. La schiuma è perfetta ma sotto c’è acqua aromatizzata al caffè, come l’espresso che spacciano come tale quando lo si beve all’estero. Nonostante sia possibile scegliere l’intensità, il risultato è sempre un caffè piuttosto acquoso e altra delusione è quella di non poter avere un caffè ristretto (si può avere metà caffè, che è cosa diversa). Così chi è abituato a berlo ristretto lo troverà ancora più annacquato. Nei primi mesi si è provato a cambiare marca di caffè, dando la colpa alla qualità della miscela, ma è proprio la macchinetta a non farlo intenso. Inoltre il fatto che sia caldo ma non bollente (probabilmente per accelerare i tempi) è piacevole l’estate ma terribile l’inverno, col caffè che si raffredda molto velocemente e comunque il sapore ne risente rispetto al bollente bevuto al bar. Col caffè già macinato bisogna andare a tentativi e trovare quello con la macinatura giusta altrimenti esce una roba imbevibile simile a un caffè solubile. Con “espresso crema e gusto” di Lavazza viene buono.

Nel ciclo di pulizia inoltre spreca tantissima acqua, costringendo a ricaricare quasi ogni giorno. Usando acqua imbottigliata (quasi obbligatorio per evitare di decalcificarla di continuo, con spreco assurdo di tempo e acqua) è ovviamente un costo aggiuntivo. Incredibile anche la dimenticanza di una finestrella frontale per tenere d’occhio il livello dell’acqua! Quando finisce vi avvisa ma dovete estrarre il cassetto se volete controllare in anticipo (anche per evitare la perdita di tempo di un doppio ciclo di carico). La vaschetta che raccoglie l’acqua sporca è troppo piccola, va svuotata spesso dati i continui cicli di pulizia.

A montare il latte se la cava molto bene e viene buono anche se fatto direttamente in tazza, senza il solito travaso dal pentolino di metallo. Tazza che, se alta, poi non entra sotto l’erogatore del caffè (ci entra giusto quella bassa) e costringe al travaso in quest’altro modo. Intendiamoci: non verrà fuori il cappuccino del bar preferito, con quella stessa consistenza, ma è davvero ottimo rispetto ad altre macchine e anche rispetto ad alcuni bar!

La rumorosità è contenuta se utilizzate caffè già macinato mentre è ovviamente alta se lo fate macinare alla macchina. Usare i chicchi di notte non è una buona idea. Sempre per i nottambuli, forse si poteva prevedere un’opzione per disattivare almeno il ciclo di pulizia finale che allunga i tempi e la paura di svegliare i vicini.

Cari e difficili da trovare fuori dalle città sono i prodotti di complemento “ufficiali” da utilizzare periodicamente: liquido anticalcare e pastiglie per la pulizia. Il rivenditore di fiducia saprà certamente indicarvi delle alternative valide.

Il prezzo di listino intorno ai 450 euro non è in alcun modo giustificato dalla qualità della macchina né da quella del caffè che produce. Fortunatamente, come anticipato a inizio recensione, spesso la si trova in offerta a meno di 300 e lì un pensierino lo si può fare in tre casi:

1. Se si consuma molto caffè, perché il prezzo sarà ridotto rispetto ai sistemi con cialde (per non parlare delle capsule) e potete anche sbizzarrirvi con miscele diverse.

2. Se adorate i cappuccini. Li fa molto buoni e scalda velocemente. E questo a dire il vero è una deja vu, poiché non è la prima volta che ci capita una macchinetta del caffè Saeco che fa meglio i cappuccini del caffè.

3. Se consumate molte tisane. L’acqua calda viene fuori rapidamente e senza troppo rumore, comodo anche di notte.

Consigli per un buon caffè con questa macchinetta:

– Infilate la tazzina sotto l’erogatore solo dopo qualche secondo, così eviterete il poco d’acqua che esce all’inizio e lo rende più acquoso.

– Se non avete bambini in casa, eliminate la protezione di plastica sistemata dove macina i chicchi. Dopo questa operazione dovrete ovviamente metterci mano solo a macchinetta spenta ma, per ragioni che non siamo in grado di spiegare, il risultato finale sarà migliore.

– La macinatura da utilizzare è quella fine e aroma su 3 chicchi.

– Per il cappuccino va utilizzato il latte intero, possibilmente fresco, oltre che freddo (e questo vale sempre).

– Se preparate caffè per più persone, tenete l’ultimo per voi, perché è più caldo e più buono :P

– Mai fare due caffè contemporaneamente. Sempre uno dietro l’altro.

Di Recensioni Vere

RecensioniVere non è un sito a scopo di lucro, né un volto da intervistare o una comunità da manipolare. È un nobile intento, un virus positivo, un'attitudine che speriamo diventi una tendenza. È Internet come dovrebbe essere: un piccolo passo verso il miglioramento che ciascuno di noi può compiere.

Una risposta su “Saeco Intelia Focus”

Quando ero studente prendemmo, con gli altri coinquilini, una di queste macchinette “lussuose” della Saeco e andò male pure a noi. Finimmo per usarla solo per avere velocemente dell’acqua calda. Solidarietà… :)

I commenti sono chiusi

Recensioni Vere
Exit mobile version